Pignola, si è concluso con successo il progetto “Incart – Inclusive Art” delle associazioni World Net e Amnesiacarts
Occasione di coinvolgimento per l’intera comunità; di incontro con artisti provenienti da diverse parti d’Italia e da Serbia, Malta, Spagna, Portogallo, Romania e Turchia; di impulso alla realizzazione di una certa produzione di opere che accresce, di fatto, il patrimonio artistico di Pignola. Ha preso avvio il 5 ottobre e si è concluso mercoledì 11 ottobre il progetto “Incart – Inclusive Art”, a cura delle associazioni World Net e Amnesiacarts. L’apertura della prima residenza artistica di respiro internazionale, finanziata da Ministero Affari Esteri, Comune e Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata; una mostra allestita a Palazzo Gaeta in ricordo del maestro scultore pignolese, il compianto Rocco Sciandivasci; la realizzazione di 14 murales a cura del gruppo di artisti di sette nazionalità diverse e in sinergia con realtà associative impegnate sul fronte del disagio sociale - coinvolti i ragazzi delle Cooperative "Il Fiore-Aias” di Potenza e "La Mimosa" di Tito -; e di una scultura in legno, di grandi dimensioni, in piazza Risorgimento, raffigurante la maschera tradizionale del Carnevale di Pignola, realizzata dall’artista italo-marocchino Yusuf. Estemporanee e performance live di pittura con una ventina di artisti lucani - Luigi Marchese, Pierluigi Lomonte, Giuseppe Miglionico, Mina Larocca, Antonella Rubertone, Pasquale Palese, Maria Palese, Amedeo Bruno, Silvio Di Giovanni, Donato Larotonda, Anna Giannico, Vittoria Lasala, Vittorio Vertone, Sara Di Iorio, Giuseppe Marchione, Massimo Chainese (Maso), Giuseppe Toscano, Antonio Sebastiano Dario, Giuseppe Rossini –; una performance live painting a cura di Teodosio Papocchio Writer. E ancora: corsi di fumetto per i ragazzi della scuola media, un workshop di fotografia, due convegni su scienza, arte e matematica, degustazioni e serate musicali con Pj Dj set, Rocco Spagnoletta, Loveiscoil Liquid Orchestra e lo Show Group Folk Serbia. Bilancio positivo, dunque, per questa prima edizione. Già si guarda alla prossima del 2023. «“Incart” – spiegano i responsabili del progetto Pierpaolo Albano, Mimmo Torchia, Massimo Lovisco, Donato Corleto e Dino Ventura - è stato immaginato e voluto come un’ampia e variegata proposta di programmazione culturale che arricchisse il programma di eventi della nostra cittadina: un luogo di arrivo e di partenza per iniziative culturali lungo traiettorie artistiche innovative e liberamente contaminate tra i generi. In questa settimana abbiamo avuto momenti all’insegna di scienza, arte, tradizioni popolari, pittura, scultura. Mostre, workshop e conferenze interessati sul tema della luce e della composizione e della video art. Tutte iniziative in grado di valorizzare la nostra comunità attraverso l’arte, a partire dalla creazione di un impatto sociale che favorisca la partecipazione civica e la creazione di nuove reti e sinergie con enti e associazioni operanti sul territorio».